Fino alla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, Palazzo Ducale è stato la residenza del Doge, la sede del governo, del tribunale e delle prigioni. Il primo nucleo risale al X-XI sec., ma ha subito continue modifiche tra il ‘400 e il ‘600. Le facciate rivestite in marmo bianco e rosa celano le grandi sale della vita politica decorate da Veronese, Tintoretto e altri grandi artisti del Rinascimento, l’appartamento dei Dogi, le Prigioni dei Pozzi e dei Piombi, le stanze e i passaggi segreti con la sala delle torture. Nel 1923 lo Stato, proprietario del Palazzo, ne ha affidato la gestione al Comune che lo ha aperto al pubblico come museo.